lunedì 29 luglio 2013

Nella scelta del vostro profumo abbiate naso!!!

Ognuno di noi ogni giorno acquista un profumo o gli viene regalato. Lo si usa sia per bellezza, sia perchè olfattivamente ci piace tanto, ma anche perchè la pubblicità, talvolta molto ingannevole, ce lo propone come la migliore soluzione per sedurre od apparire.

Ma quali sono le sue origini?

Etimologicamente la parola profumo deriva dal latino ” per fumum “, che significa letteralmente “attraverso il fumo”. L’origine etimologica, quindi, va ricercata nell’utilizzo, alcuni oli e aromi essenziali, come l’incenso,  venivano bruciati in offerta a dei e antenati, cosa che trova applicazione ancora oggi nei riti durante le cerimonie religiose .

Non è dato di sapere con precisione quando è stato introdotto il profumo, ma con certezza sappiamo che dopo i viaggi di Marco Polo, inevitabilmente, il commercio delle spezie s’intensificò, come anche l’introduzione delle materie prime, e quindi anche le prime essenze che , allora, servivano solo a scopo terapeutico. Si narra che i ricchi dell’epoca portavano delle boccette di profumo in tasca piene di muschio, d’ambra o di resine aromatiche per per disinfettare e proteggersi dalle epidemie.

E’ dato sapere che un primo profumo è stato  un profumo indiano negli anni ’70 è stato il “chochoba” che aveva come base l’olio di jojoba.

žNel 1800 un profumiere francese, Presse, inventò la classificazione delle fragranze in base alle note musicali, ogni sua miscela era per lui una melodia olfattiva, pertanto classificò le fragranza in Note di Testa, žNote di Cuore, žNote di Base. Questa classificazione stava ad evidenziare il grado di volatilità delle essenze usate.
Nell’uso dei profumi non molta gente sa però che di naturale spesso c’è ben poco, uno perchè talvolta i costi dell’estrazione delle essenze sono elevati, ad esempio il mughetto, il lilla’, la violetta, il fior di loto,il  fior di melo e la pesca, sono ormai profumazioni solo realizzate con estratti sintetici.

Altra cosa di cui non si tiene conto e la provenienza, quanti di voi sanno da dove proviene il muschio o l’ambra? Bene, queste fragranze sono per lo più di origine animale, estratti dal cervo muschiato e dal capodoglio, questo processo di estrazione ha comportato l’estinzione di alcune specie animali, vale anche per il castoro e lo zibetto, per estrarne la sostanza l’animale viene ucciso o menomato, per cosa poi? Per spruzzarci un profumo … credo che non sia giusto!

La pelle ha un ruolo protettivo per l’organismo, se si pensa che attraverso il sudore ad esempio regola la temperatura del corpo impedendone il surriscaldamento. Pertanto se ci si spruzza una sostanza chimica anche essa viene assorbita e viene attraverso la vascolarizzazione messa in circolo all’interno del nostro organismo.
Per questo credo che è bene sempre leggere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) cioè l’elenco degli ingredienti cosmetici che dal 1997 è obbligatorio che ogni cosmetico immesso sul mercato abbia sull’etichetta, per evitare di spalmarsi o di spruzzarsi qualcosa di chimico e/o nocivo per la nostra pelle.
Questo veicolo però potremmo usarlo a scopo benefico per il nostro organismo, ad esempio perchè non usare il profumo per rafforzare il proprio carattere aiutandoci in alcuni aspetti e smorzandone degli altri, avremmo così un  effetto psico-aroma-terapeutico.

Gli oli essenziali sono estrazioni di una parte del  fitocomplesso di una pianta, percui ne conserva alcune proprietà terapeutiche, queste possono essere usate per preparare da se un buon profumo.
L’unica cosa che bisogna sapere è le essenze utilizzabili e le loro proprietà per utilizzarli a nostro vantaggio e non incorrere in spiacevoli inconvenienti, alcuni oli sono fotosensibilizzanti come gli agrumi altri possono irritare data l’elevata concentrazione di essenza.

Vi consiglio sempre e comunque di scegliere naturale e di leggere bene le etichette, per rispettare la natura che ci circonda e per il nostro benessere.

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