martedì 7 agosto 2012

Riflessologia Plantare per Ritrovare L’equilibrio Psico-Fisico


La Riflessologia Plantare è una disciplina Olistica che come la digitopressione e lo shiatsu, attraverso la pressione di punti specifici stimola di riflesso gli organi interni riequilibrando così l’organismo.
Il termine OLISTICO, dal greco Holos, cioè IL TUTTO, L’INTERO, si usa proprio per evidenziare tuttociò che si approccia all’individuo guardandolo nella sua globalità, corpo – mente – spirito, tutte parti che si relazionano e si influenzano reciprocamente.
Nello specifico della riflessologia plantare, l’operatore fa pressione sulle zone riflesse dei piedi le quali sono disposte in modo da avere su di essi la mappatura completa del corpo, il piede sinistro rispecchia la parte sinistra del corpo e la destra la parte opposta.
Questa disciplina non si usa per allontanare i sintomi, ma si prefigge, attraverso la stimolazione dei punti, di trovare le aree dolenti, e ripristinare la carenza energetica riequilibrando l’organismo.
La riflessologia ha origini antichissime, la più antica testimonianza risale al 2500 – 2330 A.C. ed è confermata dalla presenza in egitto di una rappresentazione, all’interno di una tomba, di un medico che pratica la riflessologia alle mani ed hai piedi di un suo paziente.
Questa disciplina giunge a noi attraverso la promulgazioni del Dott. William Fitzgerald che scrisse numerosi testi sulla riflessologia, concentrandosi molto sulle zone riflesse delle mani, le sue teorie vengono riviste ed ampliate da un terapista Eunice Ingham, il quale intuì che i punti riflessi dei piedi fossero molto più sensibili, si pensi che sul piede sono presenti ben 7200 terminali nervosi atti ad aiutarci soprattutto nel mantenere l’equilibrio.
I nostri piedi sono importanti!
Sebbene siano poco considerati, dobbiamo pensare che ci permettono di stare in equilibrio, di muoverci, di camminare, ed è importante per una corretta postura anche il modo in cui appoggiamo la pianta del piede, perché da esso dipende la distribuzione del peso.
Il piede può raccontarci molto, la presenza di righe e calli, stanno ad indicare degli squilibri organici o di alcuni apparati, se ci sono deficit che si riacutizzano come nel caso in cui sulla pianta del piede sono presenti delle righe rosse. Un piede gonfio solitamente è riconducibile a problemi passati ad esempio spesso si riscontrano gonfiori nelle zone riflesse dell’intestino o degli organi emuntori. Infine possiamo guardare il suo colore anch’esso indica uno squilibrio, ad esempio un colorito tendente al viola denoterà un problema circolatorio, se tende al giallastro indicherà un accumulo di scorie metaboliche, il rossore invece evidenzia un eccessivo calore interno.
La Medicina Tradizionale Cinese (M.T.C.) teorizza che è possibile distinguere delle proiezioni degli organi dell’uomo suddividendo con delle linee immaginarie il corpo umano, in 10 linee longitudinali, quindi in 10 zone energetiche, ad esclusione dell’alluce che riflette la testa, e viene suddiviso in ben 10 altre zone, 5 per ciascun dito.
Secondo le teorie del Dott. Fitzgerald la prima linea corrisponde alla colonna vertebrale, conferma la M.T.C. ma alle suddette linee ne aggiunge ben altre 3 orizzontali, formando un reticolo, che permette di individuare quattro aree: l’Area Cefalica (corrispondente al piano mentale), l’Area Toracica (corrispondente al piano emotivo), l’Area Addominale(corrispondente all’intimità della persona) e l’Area Pelvica (corrispondente al piano istintivo e sessuale).
Nello specifico l’Area  Toracica comprende il torace, le vertebre dorsali, il diaframma, e , corrisponde sul piede, ai cuscinetti e all’arco plantare, cioè alle falangi basali e alle ossa metatarsali.
L’Area Addominale comprende le articolazioni del tarso ( i cuneiformi, lo scafoide e il cuboide) e riflettono l’intestino e le vertebre lombari.
L’Area Pelvica comprende l’astragalo o tallone e il calcagno, corrisponde alle zone pelviche, bacino, coccige e sacro.
L’area Cefalica comprende tutte le falangi delle dita, in particolare interessa l’alluce, individua la testa, le vertebre cervicali, il cingolo scapolare e le spalle.
L’operatore che si accinge a fare un massaggio guarda il piede in quattro prospettive: nella pianta trova le zone riflesse degli organi interni, nel dorso vi distingue la muscolatura e la pelle, nella zona interna del piede e nell’alluce distingue il sistema nervoso centrale, la colonna vertebrale e il sistema nervoso periferico, infine, nella zona esterna del piede riflette le ossa, le articolazioni, arti superiori ed inferiori.
Nella pratica  ci si può avvalere dell’uso dei Fiori di Bach, di Oli essenziali, taluni iniziano facendo un pediluvio con l’aggiunta di erbe aromatiche e Sali per aiutare l’individuo a rilassarsi, e poi passerà alla ricerca dei punti dolenti prima e al trattamento vero e proprio poi.
Per concludere, esistono diverse modalità per stimolare le zone riflesse del piede, ma se siamo afflitti da diversi disturbi approcciarsi a questa disciplina olistica può aiutarci a sciogliere le tensioni, a “rincanalare” l’energia e a procurare un benessere che favorirà  una più rapida guarigione.

mio articolo pubblicato su www.farmacistionline.net

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